” HA VISTO UN CAMPO DI PADEL E LA SUA VITA è CAMBIATA PER SEMPRE “
Stiamo parlando di Sara D’Ambrogio, campionessa mondiale di padel over35 ( Las Vegas 2022), campionessa italiana (2017), vicecampionessa italiana (2018), atleta nazionale (2018), campionessa regionale ( dal 2017 al 2020 ) e coach della nazionale italiana juniores.
Di origine pugliese, oggi ha 38 anni e vive a Gabicce mare, mentre insegna nelle sue Padel Academy ( una a Cattolica, una a Carpenedolo e una terza in progettazione).
Siamo fieri quanto lei nell’evidenziare il fatto che sia la prima donna ad aver aperto una Academy di padel in Italia. Ha realizzato così quel sogno che nel cassetto non ci stava più. Lezioni e clinic non le bastavano! Sara immaginava qualcosa di più grande.
L’avevamo già intervistata a inizio anno ( intervista visibile sul canale Youtube di Padel_nel_lazio: https://www.youtube.com/watch?v=drQObUHWGLs) dove si confidava con noi sulla sua tecnica di gioco. Per un problema alla cuffia dei rotatori non ha lo smash tra i suoi colpi preferiti ma poco importa perché neanche questo la ferma. Rivela infatti di chiudere il punto giocando di intelligenza e tattica. Gioca a destra e crede fortemente che il padel sia un gioco di astuzia ( oltre che di tecnica ) più che di forza. “mi piace disegnare il gioco costruendo lo schema durante il match per permettere poi al giocatore di sinistra di chiudere il punto”.
Come è nato questo amore per il padel?
Dopo una vita da tennista, vedendo un campo da padel appena installato nel circolo in provincia di Rimini nel quale si allenava, si è innamorata a prima vista. Ricordando quel momento con occhi sognanti ci dichiara: “é stata la forma del campo a conquistarmi”. Quella gabbia di cristallo con i vetri laterali e quel pezzetto di grata le è parsa subito come lo spazio perfetto per esprimersi in tutta la sua energia e creatività.
Ed è proprio in quello strano campo che la vita di Sara sarebbe cambiata. Infatti, da lì a poco, si sarebbe ritrovata a giocare nella squadra del circolo per dare poi inizio a quella che sarebbe stata la sua vita sportiva costellata di vittorie e successi.
La nostra intervista ci racconta che ha iniziato ad allenarsi seriamente nel padel nel 2017 e che è grazie a questo sport che ha avuto una rivincita su un passato scomodo, di cui preferisce non parlare. Trovandoci più che d’accordo con lei, senza porle ulteriori domande, ci concentriamo invece sul suo brillante presente e sul futuro augurandole di continuare su questa strada gloriosa.
Oltre alle numerose competizioni sportive e all’insegnamento nelle sue Academy, è spesso in viaggio per le varie città italiane con le sue padel Clinic. Proprio questo autunno sarà ospite in un centro sportivo Laziale ( seguiteci e/o seguitela sui social per conoscere la data esatta che uscirà prossimamente).
Dedita al suo lavoro, trasmette ai giovani la sua immensa passione in cerca di talenti e formando, altresì, maestri tra cui quelli che insegnano nelle sue scuole. L’unicità che contraddistingue il suo metodo, elaborato al 100% da lei, nasce proprio dal fatto che la campionessa non ha mai presso lezioni di padel. Sorprenderà sapere che non si allena quasi mai, se non con una mental coach che la segue di tanto in tanto ( figura per lei molto importante ).
Chiedendole quale potesse essere ora un suo nuovo obiettivo, ci rivela il sogno di portare un suo allievo a una competizione mondiale.
In particolare per le ragazze che si cimentano oggi in questo sport, il suo messaggio è: “CREDETECI! NON PRENDETE IL PADEL COME UN SEMPLICE GIOCO, MA CREDETECI DAVVERO !!!”
⇒ Curiosità:
Alla domanda su chi fosse l’atleta di padel più forte del mondo, ci risponde così: “tra gli uomini non saprei chi scegliere perché sono tutti bravissimi. Il livello maschile è altissimo e davvero mi è impossibile fare un nome.” Le sue numero uno femminili sono Gemma Triay e Patty Llaguno”.
Siamo sempre onorati di confrontarci con questa grande donna che degnamente contribuisce a rappresentare il padel italiano nel mondo. Noi di padel_nel_Lazio le auguriamo di continuare a credere nei suoi sogni che l’hanno portata così lontana, e nelle sue idee che, anche se spesso contrastate e criticate, l’hanno resa grande.
https://www.facebook.com/dambrogiosara/
Grazie Sara,
alla prossima intervista!!!
